Racconto/diario dell’evoluzione di un opera musicale poetica e sue tracce in progressis

Il racconto ha inizio in una zona intermedia…
il sogno: entravo nel mare con un fagottello al braccio e camminavo sul fondo sabbioso sotto le acque…come sulla terra …camminavo … come sulla terra.. tra le onde e le correnti sotteranee … semprepiù in profondità…
Andavo e andavo…. inconsapevolmente o senza ragione manifesta della mente …avvolta da unamassa infinita d’acqua ..quando, nella mia percezione, si manifesta il tempo … Da quantocamminavo ?!..
Tiro fuori dal mio fagottello un telo bianco, lo distendo sul fondo del mare … e mi siedo a riposare… stanca, molto stanca, sola, non ho paura, non ho nemmeno pensieri.Mi coglie lo stupore di una sensazione di me, la sensazione del mio respiro.Sto respirando sotto l’acqua?
Mi allerta la percezione di una sottile intuizione di presenza della coscienza, riapparsaimprovvisamente come un osservatore esterno che sveglia la comprensione di quella “me”nell’acqua … ascolto un suono sottile parlare nella mia mente …un ideogramma sonoro che sitraduce in parole …
“Si stai respirando sotto acqua”
“Guarda non c’è buio sotto il mare” …
Non c’era il buio sul fondo dell’oceano…. e io respiravo, contro ogni legge fisica .L’intuizione di presenza cosciente risuona“
Guarda l’ orizzonte del cielo fonde la sua luminosità alle acque ..il cielo è nel mare e il mare nel cielo.”

La stanchezza dolorosa del corpo inizia a svanire.. e lentamente emerge una sensazione lenitiva,quella sostanza dolorosa spalmata sul corpo come una pelle pesante e ferita svaniva e si originavaun profondo riposo beatificante ….Si perdevano i confini del mare e del cielo in una unica lucebianca … era una strada luminosa ,io poggio i piedi e cammino verso una sorgente di luce pervadente e in quella luce svanisco ….